L’evento tratta la tematica del Mediterraneo, dei volti del Mediterraneo, delle popolazioni e paesi bagnati dalle sue acque e delle storie di immigrazioni di questi popoli, senza soffermarsi troppo sulla situazione attuale e senza dare giudizi in merito, ma piuttosto universalizzando la tematica che riguarda tutti, senza spazio e senza tempo, e ispirando, dando suggestioni e creando atmosfere per sollevare in ogni spettatore una propria e personale idea in merito al tema. Mediterranea ha già ottenuto il riconoscimento, il patrocinio e un contributo dal Ministero della Gioventù e dal Comune di Bologna.
Lo spettacolo:
Sogno, viaggio, acqua, navigazione, CIE (Centro identificazione ed espulsione). Sono questi gli elementi di Mediterranea, le “materie prime”, con le quali abbiamo creato immagini, atmosfere, sensazioni, storie di vite che dall’elemento più leggero e impalpabile, il sogno, vengono traghettate verso situazioni sempre più materiali e dure da affrontare.
Il sogno per un luogo migliore, una vita migliore, rispetto a quella che si lascia, si infrange sullo scoglio duro della realtà, il CIE; il viaggio mitizzato affonda nel beccheggio ossessionante di allucinazioni a causa di una navigazione immobile. In mezzo c’è l’acqua, l’acqua in mezzo alle terre, il Mediterraneo appunto; un’acqua che dà speranza, che come un ventre materno dà la vita, ma che è anche separazione, distacco, e toglie la vita, unisce e separa le terre, è confine e frontiera.
Sogno, viaggio, acqua, navigazione, CIE (Centro identificazione ed espulsione). Sono questi gli elementi di Mediterranea, le “materie prime”, con le quali abbiamo creato immagini, atmosfere, sensazioni, storie di vite che dall’elemento più leggero e impalpabile, il sogno, vengono traghettate verso situazioni sempre più materiali e dure da affrontare.
Il sogno per un luogo migliore, una vita migliore, rispetto a quella che si lascia, si infrange sullo scoglio duro della realtà, il CIE; il viaggio mitizzato affonda nel beccheggio ossessionante di allucinazioni a causa di una navigazione immobile. In mezzo c’è l’acqua, l’acqua in mezzo alle terre, il Mediterraneo appunto; un’acqua che dà speranza, che come un ventre materno dà la vita, ma che è anche separazione, distacco, e toglie la vita, unisce e separa le terre, è confine e frontiera.
Giovedì 12 aprile ore 21
Teatro Joppolo, via Trieste – Patti
Teatro Joppolo, via Trieste – Patti
Con: Federica Amatuccio, Lorenzo Biazzo, Leonardo Cuccia, Roberto Leocata, Guido Martella, Francesco Natoli, Silvia Sacco, Elena Turi.
Costumi: Charo Artisan, Olga Calà Lesina, Giuseppina Rossitto, Federica Amatuccio, Elena Turi.
Scenografie: Federica Amatuccio, Marta Santospirito.
Costumi: Charo Artisan, Olga Calà Lesina, Giuseppina Rossitto, Federica Amatuccio, Elena Turi.
Scenografie: Federica Amatuccio, Marta Santospirito.
Regia Gianluca Famulari
Per info e prenotazioni:
info@teatroeducativosaltinbanco.it - 349 8869308
www.teatroeducativosaltinbanco.i
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